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500 miglia di Pomposa 2015: che emozione!

La gara che ha sancito il decimo anniversario di Pomposa Endurance è stata un concentrato di emozioni, ed una rimonta di 12 posizioni.

Qui parliamo di: 500 miglia, Circuito di Pomposa, endurance, karting
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Se vai a correre una delle classiche di Pomposa, che sia la 24 ore o la 500 miglia, sai già che non sarà facile: gli avversari presenti sono sempre protagonisti del panorama endurance nazionale, perciò il livello è tutt’altro che amatoriale ed ogni errore può costare carissimo.
Noi del team Pomposa All Stars poi siamo una realtà ancor più particolare: la squadra è formata da piloti senza un team, perciò spesso ci si conosce prima delle prove libere, e bisogna adattarsi immediatamente non solo al kart, ma anche alla squadra. Anche stavolta abbiamo corso in 4 (io, Maurizio, Claudio e Cesare) più un team manager part-time (Giuliano, un mio amico che prima della gara non sapeva nemmeno cosa fosse un’endurance); molto importante è stato l’aiuto dato anche da Alberto e Vittorio del team VKI nei cambi pilota, permettendoci di risparmiare secondi preziosi.
Io, Claudio e Maurizio eravamo allineati con i tempi, permettendo di mantenere un buon passo durante la gara; Cesare invece girava molto più velocemente, facendo spesso registrare tempi tra i 3 più veloci in pista e permettendoci così di recuperare posizioni e terreno nei confronti degli avversari che ci stavano davanti. Ha aiutato inoltre a farci distinguere in pista la livrea che ho disegnato per il team (e per altre 6 squadre) che, essendo “All Stars”, non poteva essere senza stelle: il risultato è stata una tamarrata pazzesca, molto “What’s America?”.

Venerdì

L’arrivo a Pomposa venerdì notte è stato spettacolare: l’accampamento del mio camper, più le tende dei ragazzi del VKI e le “attrezzature” del team SKT ha creato un vero e proprio mini-camping, dove siamo andati avanti a chiacchierare fino quasi alle 3 di notte. L’ideale per prepararsi ad una gara di circa 14 ore in notturna…

Prove e qualifiche

Le prove ci sono servite per familiarizzare con i kart, e per allenare il nostro team manager al duro lavoro che l’avrebbe aspettato nella lunga notte romagnola; alla fine delle prove libere eravamo ventunesimi su 28. Claudio poi ha disputato le qualifiche, permettendoci di partire dalla 24^ piazza.

Gara

La gara è partita subito in salita: nonostante siamo riusciti ad evitare il mucchio selvaggio formatosi all’esterno della prima curva, il nostro passo iniziale non era dei migliori. A complicare le cose, nelle prime ore di gara, si è aggiunto un guasto ai freni che ci ha costretto a portare il kart in assistenza: mentre Claudio girava col muletto abbiamo accumulato un ritardo consistente, dato che tale kart aveva per regolamento il pieno di benzina e la potenza ridotta.
Dopo 100 giri di gara (su 664) ci ritrovavamo dunque penultimi (27 su 28), a 7 giri dai primi. Ci siamo involati così tutti e 4 in una furiosa rimonta, impegnati a mangiare terreno a tutti quelli che avevamo davanti impostando un ottimo passo-gara e con Cesare che sorpassava praticamente tutti.
La nostra rimonta ci ha portato fino alla 13^ posizione, salvo poi retrocedere di 3 piazze nel gioco dei pit-stop.
Grazie all’abilità di Giuliano abbiamo azzeccato tutti i cambi (tranne uno, con un’uscita anticipata di 0,4 secondi) e la strategia del carburante, concludendo in 15^ posizione, cioè 9 posizioni più avanti rispetto alla partenza e 12 posizioni più avanti rispetto al momento peggiore per la nostra classifica.

Considerazioni

È stata una gara davvero emozionante, durissima (i kart Birel sono più divertenti da guidare, ma richiedono uno sforzo fisico maggiore), ma che ci ha dato grandi soddisfazioni; abbiamo rimontato tante posizioni, mettendoci dietro team di maggiore esperienza ed organizzazioni. L’organizzazione della gara è stata pressoché perfetta, salvo una scelta appellabile del direttore di gara nelle ultime fasi (ma ciò non dipende dagli organizzatori).
Va sottolineata anche la bravura dell’assistenza tecnica Kart4Fun, che ha mostrato grande competenza tecnica, gentilezza e disponibilità, cosa purtroppo non sempre scontata.
Io mi sono divertito molto, soprattutto nei turni lunghi (45 minuti di guida non-stop) e nel restart dietro safety kart dove, con Vittorio del team VKI, abbiamo creato il vuoto dietro di noi. In poche parole sono ripartito da Pomposa stanco, ma felice.
Come ha detto un amico: in questo sport non si perde mai!

Questo è il video che abbiamo prodotto per l’organizzatore Pomposa Endurance

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